LA SELVAGGINA OGGETTO DI CACCIA: MAMMIFERI E UCCELLI
La fauna selvatica, come recita la legge 157/92 è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale.
L'esercizio dell'attività venatoria a determinate specie animali è consentito purché non contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica e non arrechi danno effettivo alle produzioni agricole
La legge stabilisce i tempi, i modi e le specie di fauna selvatica che possono essere cacciate.
Le specie selvatiche oggetto di caccia appartenenti ai mammiferi non sono molto. Fanno capo agli ungulati, a lepre e coniglio selvatico ed alla volpe.
Gli uccelli sono la maggior parte degi animali appartenenti alla fauna selvatica omeoterma oggeto di caccia. Tra essi distinguiamo uccelli acquatici, uccelli migratori e uccelli stanziali.
Oltre che per questa classificazione sistematica di puro ordine geologico i cacciatori sono avvezzi a classificare la fauna selvatica in relazione alla loro stabilità geografica. Distinguiamo cosi la fauna selvatica in:
Fauna Stanziale - caratterizzata dall'avere popolazioni costituite da soggetti che insistono sul territorio nel quale sono nati per tutta la vita.
Fauna Migratoria - caratterizzata da popolazioni che durante il loro ciclo vitale compiono consistenti spostamenti geografici (si spostano anche da un continente all'altro). Gli spostamenti di questi animali (migrazioni), sono caratterizzati da specifiche periodicità stagionali legate alle disponibilità alimentari ed riproduttive.
Date le grandi distanze che compiono gli animali migratori durante le fasi di migrazione il miglior strumento di spostamento è il volo. Per cui la fauna migratoria appartiene tutta alla classe degli uccelli.