Prima di scegliere il tipo di arma per la caccia al cinghiale, è opportuno fare una debita una riflessione. Contro il cinghiale, il tiro non risulta tra i più facili, soprattutto quando “carica” la posta inseguito dai cani.
A causa della velocità della corsa e degli scarti laterali improvvisi che abitualmente compie agendo d´istinto per nascondersi nella vegetazione il tiro non è mai agevole. Il suide ha grande vitalità e resistenza alle ferite, nonostante venga colpito in modo grave, non si arrende facilmente e combatte con i cani finchè ha forse. La distanza media del tiro nella caccia in battuta non va oltre 25/30 metri, tiro ravvicinato quindi, ma le difficoltà che derivano dal terreno o dalla natura della vegetazione, lo rendono tutt´altro che semplice. Difficilmente si presentano tiri a fermo nella caccia in battuta, mentre quelli più frequenti sono contro un animale che avanza a rapido trotto, oppure che carica con un irruente galoppo non rettilineo.
Qui, non si tratta di sparare con precisione contro un bersaglio immobile, ma di colpire un selvatico in velocità con tiro non mirato ma spesso immediato, con calma, se possibile. Condizioni queste che attendono una seria riflessione sul tipo di arma se liscia o rigata. L´arma liscia non può competere con quella rigata, né per potenza e né per precisione, ma non tutte le armi rigate sono adatte alla caccia in battuta. Se prendiamo ad esempio la carabina a ripetizione semplice manuale con otturatore di tipo Mauser, a causa della lentezza del ciclo di riarmo, della conformazione del calcio non creato per il tiro in velocità ad un bersaglio mobile, di grosso peso e ingombro, degli organi di mira più adatti per il tiro di precisione, questa non è da ritenere assolutamente adeguata per questa caccia al cinghiale.
Le carabine con ripetizione a leva od a pompa sono in genere più leggere e maneggevoli, ma la loro velocità di ripetizione del colpo può essere sufficiente solo in mani esperte, dopo un lungo allenamento al tiro rapido. Non mancano le carabine semiautomatiche che soddisfano la caccia in battuta per velocità di riarmo, peso e ingombro ridotti, e giusta potenza di cartucce veloci. Oggi sono presenti sul mercato anche doppiette e sovrapposti rigati come l´express di calibro medio, scelta raffinata e funzionale, ma spesso dispendiosa, anche se recentemente tali armi sono divenute moto più abbordabili, almeno nelle configurazioni tipiche per la caccia al suide. Ma sono anche discretamente apprezzati i combinati con canna liscia cal. 12, 16 o 20 e canna rigata di medio calibro perchè sparando a palla in entrambe le canne hanno la stessa funzionalità di un express , inoltre sono leggeri ed economici. Comunque sia, i calibri rigati e lo slug sono sullo stesso piano per la loro efficacia.
Il limite del fucile slug sta nella convergenza che si presenta solitamente in canne corte e perfettamente cilindriche, che peraltro lo rendendo maneggevole e di facile puntamento. Si può sparare a palla unica anche con un normale fucile a pallini con nessun danno all´arma. Difetta però di precisione nel tiro a palla, perchè la palla compie una traiettoria molto diversa rispetto a quella a pallini. Nello Slug va corretto l´angolo di mira perchè la traiettoria della palla è più tesa, perciò meglio se lo si dota di una tacca di mira regolabile. La tacca è piuttosto larga che serve per agevolare il tiro contro bersagli in corsa. I fucili semiautomatici di tipo Slug invece, non presentano grossi problemi di precisione, proprio perchè hanno un “alzo” corretto e per la canna unica. Nelle doppiette e sovrapposti Slug la convergenza deve essere modificata per il tiro a palla. Le canne vengono regolate sulla distanza di tiro di 50 m con tolleranza ridotta.
Il problema della convergenza delle canne non esiste invece nei sovrapposti Slug. Un buon Slug tarato al punto giusto, riesce ad ottenere a 50 m di distanza una rosata di superficie inferiore al decimetro quadrato, sufficiente ad un medio tiratore per mettere la palla nella zona definita del bersaglio. Tra le armi rigate, la carabina semiautomatica è probabilmente la miglior scelta che si possa fare, chiamato anche “auto-loader” a caricamento semiautomatico con esclusione della raffica.
Presentano un funzionamento a resa di gas derivato nelle armi più datate da tecnologia militare, dotate di otturatore cilindrico con testa rotante, di piccoli ramponi di chiusura. La struttura meccanica ed il cinematismo sono simili a quei fucili semiautomatici a canna liscia. Solo il meccanismo a presa a gas è diversa perchè la pressione dei calibri rigati è altissima e la combustione delle cartucce genera minore quantità di residui. Caricatore estraibile e intercambiabile, consentendo una ricarica veloce. Le carabine semiautomatiche hanno una buona precisione, permettendo nel contempo una rapida ripetizione del colpo, ma hanno baricentro molto avanzato e hanno riduzione nel rinculo. Perciò nella battuta al cinghiale il semiautomatico rigato o liscio fornisce sempre una proficua ed efficace caccia.
Come nasce un fucile, con quali logiche e quali materiali. Le diverse filosofie produttive in USA ed Europa. I parametri essenziali per farci sparare meglio, pieghe, deviazioni, picth spiegate dal calcista. I criteri più logici per scegliere l'arma in funzione della nostra caccia.
I grandi calibri e i piccoli calibri lisci e rigati, criteri di scelta ed utilizzo. L'arma liscia o rigata conosciamola per utilizzarla al meglio.
Il libro riporta nell'ultima pagina un indirizzo internet ed un codice con il quale nel tempo possono essere scaricati aggiornamenti in PDF stampabili, per i molti argomenti che non è stato possibile inserire nella attuale struttura del libro.
Una materia, il fucile da caccia, mai trattata sotto l'ottica del libro, di sicuro da non rinunciare per un acquisto in proprio o un regalo.